È stato lanciato il nuovo algoritmo di casa Google. Si chiama BERT (Bidirectional Encoder Representations from Transformers) e sarà in grado di comprendere meglio le chiavi di ricerca usate dagli utenti.

Le caratteristiche di Google BERT

L’attributo innovativo del nuovo processo informatico è la capacità di esaminare un testo in senso bidirezionale. Prima dell’aggiornamento, le frasi erano lette da sinistra a destra o da destra a sinistra.
Il più recente algoritmo Google saprà analizzarle da entrambi i lati, afferrando il significato di un termine in base al contesto delle parole che lo circondano.
La lettura bidirezionale del testo permetterà al motore di ricerca di comprendere in maniera profonda (e quindi più corretta) il senso di una frase. Le relazioni tra le parole saranno finalmente interpretate in modo esatto, come avviene nel linguaggio parlato che usiamo ogni giorno.

Il nuovo algoritmo Google BERT e il NLP

Google BERT è dunque un sistema di comprensione e di elaborazione del linguaggio naturale. Il NLP (Natural Language Processing) è un campo di ricerca che unisce l’informatica alla linguistica. Il nuovo algoritmo avrà una capacità superiore di analisi del parlato. Contesto, relazioni tra le parole e persino tono di voce – se ironico o sentimentale ad esempio – saranno meglio interpretati.

Migliore elaborazione delle parole chiave vocali

Google annuncia che il nuovo processo informatico migliorerà la pertinenza dei risultati da ricerca vocale. L’utente di internet potrà chiedere al motore di ricerca informazioni come se le chiedesse a un amico. La formulazione delle query di ricerca potrà essere così più naturale e conversazionale.

Ma cosa cambia in pratica? Ecco un esempio

Per comprendere meglio la novità, Google ha portato un esempio molto chiaro.
Un utente digita la seguente stringa di ricerca: “2019 brazil traveler to USA need a visa”, ossia “2019 viaggiatore brasiliano verso gli USA ha bisogno di un visto”.
Nella situazione presentata c’è una persona che dal Brasile deve andare negli Stati Uniti e che sta chiedendo “avrò bisogno di un visto per il viaggio?”.
L’algoritmo precedente a BERT non riusciva a capire dove il turista volesse andare. Tra i risultati di ricerca quindi c’erano informazioni riguardo a cittadini statunitensi in partenza per il Brasile, cioè nella direzione opposta a quella richiesta.

Il nuovo sistema informatico riesce invece a capire che la preposizione “to” – in italiano “verso” – ha un significato molto importante ed è riferito a “usa”.

Con l’update, il motore di ricerca adesso è in grado di restituire risultati di ricerca sulla SERP più pertinenti, ossia ad esempio con informazioni riguardo all’ambasciata americana in Brasile.

Come cambia la SEO con Google BERT?

A livello SEO cambia poco con l’aggiornamento. Infatti il nuovo algoritmo non va a leggere le pagine internet. Piuttosto esamina le parole chiave usate per la ricerca, per comprenderle meglio.
Per il copywriter alle prese con l’ottimizzazione dei suoi testi per il web, la nuova sfida è quella di creare contenuti sempre più pertinenti, dal lessico esatto, capaci di rispondere a specifiche domande degli utenti.

Al momento il nuovo algoritmo Google BERT è stato lanciato solo negli USA. Dall’anno nuovo verrà introdotto anche in altri Paesi.

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